giovedì 14 gennaio 2016

La truffa di For You ovvero tutti i rischi che corre il risparmiatore

Fonte
Il Fatto Quotidiano
Puzzava d'imbroglio e la Cassazione l'ha confermato. Parliamo del famigerato prodotto finanziario For You (o 4 You) della Banca 121 del Salento, comprata poi dal Monte dei Paschi di Siena. Una trappola micidiale per il malcapitato cliente: firmava per farsi prestare soldi, che doveva però restituire subito, per comprare due prodotti della banca. C'era poi una particolare furbizia aggiuntiva dietro a tale formula finanziaria, vanto del banchiere Vincenzo di Bustis, non per nulla apprezzato da Massimo D'Alema. Trattandosi di un contratto atipico, la banca scansava bellamente l'obbligo del prospetto informativo.

Risultato, i tapini cascati nella trappola si trovarono presto con un saldo negativo, cioè un debito superiore al valore dei titoli posseduti.

A rinverdire i fasti di For You, ci ha pensato poi la Banca Popolare di Vicenza, spingendo molti clienti a indebitarsi per sottoscrivere le sue stesse azioni. Sono già in minus e con l'attesa quotazione della banca, la perdita si prospetta rovinosa.

Ma torniamo alla sentenza della Suprema Corte, che ha annullato il contratto For You con ragionamenti stringenti e anche giudizi molto duri (Cass. Sez. VI sentenza n. 19559/2015), perché stimola alcuni commenti.

Primo, per un risparmiatore investire e indebitarsi sono due cose che fanno a pugni. Eppure spesso le banche spingono chi ha bisogno di soldi, a non liquidare fondi o gestioni ("Non è il momento! Non le conviene!") e a chiedere invece un finanziamento. Come regola, evitare.
Secondo, pur avendo torto marcio, il Monte dei Paschi di Siena ha costretto il cliente a fargli causa e ad andare fino in Cassazione. Una quindicina d'anni per ottenere giustizia. È il solito comportamento protervo delle banche italiane.

Terzo, la sentenza della Cassazione cita lo "sfruttamento delle preoccupazioni previdenziali del cliente da parte degli operatori professionali". Questo valeva certo per la vendita di For You, nella pubblicità presentato addirittura come "l'innovazione nella previdenza". Ma accade anche agli sportelli o nei salottini delle banche, nelle case coi promotori finanziari, in fabbriche e uffici coi sindacalisti di Cgil, Cisl, Uil e sigle autonome (si salvano i sindacati di base e pochissimi altri).

Infatti tutto il ciarpame della previdenza integrativa può trovare sottoscrittori solo facendo leva sulle preoccupazioni degli italiani per il proprio futuro. Esaminati invece obiettivamente, fondi pensione, piani previdenziali e polizze appaiono del tutto inadatti per la previdenza, perché opachi, costosi e soprattutto rischiosi.






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