sabato 4 luglio 2015

Popolare Vicenza: da esempio virtuoso alla crisi delle azioni svalutate

Un nuovo caso di un istituto di credito in difficoltà finanziaria é quello che sta riguardando la Banca Popolare di Vicenza, ossia una realtà del nord est che negli ultimi tempi è salita alla cronaca causa una situazione contabile ed economica tutt'altro che florida.

Le azioni di Banca Popolare di Vicenza sempre più sotto pressione, con conseguente svalutazione di titoli divenuti, sia formalmente che di fatto, illiquidi.

Ormai la situazione appare consolidata e, dai rumors, fuori dal controllo di Popolare Vicenza, anche perché le recenti ispezioni svolte dalla Bce di  Francoforte, nonché l'indagine avviata da Consob sul prezzo  delle azioni e gli ordini di vendita dei clienti pare che abbiano accertato gravi anomali. Tale risultato pare confermato dalla recente dimissione dichiarata da Samuele Sorato, consigliere della Banca Popolare di Vicenza.

La gestione del credito e del risparmio non sempre trasparente di Banca Popolare di Vicenza è stata oggetto di continue malumori negli ultimi anni, in quanto non trovava giustificazione finanziaria.

Ed infatti, negli ultimi mesi è risultato che la Banca avrebbe alterato il valore delle azioni, procedendo in seguito ad una svalutazione del 23%, con discesa dagli originari 62,5 euro ai successivi 48,00 euro.

Anche il Professor Scienza, con un recente intervento che abbiamo ospitato nel nostro blog (vedi), ha evidenziato notevoli incongruenze nello svolgimento dei servizi bancari da parte di Banca Popolare di Vicenza, ed in particolare la concessione dei finanziamenti.

Premesso che torneremo a trattare la vicenda, possiamo sin d'ora consigliare coloro che sono titolari di titoli azionari od obbligazionari di Banca Popolare di Vicenza di provvedere ad inviare lettera di diffida alla Banca chiedendo il rimborso integrale del proprio capitale, riservandosi un eventuale e successivo reclamo all'Arbitro bancario e finanziario.

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