Fonte: Il Fatto quotidiano |
Chi
investe in obbligazioni bancarie farà bene ad archiviare concetti
come la certezza del diritto e belle espressioni latine quali "pacta
sunt servanda" o "par condicio creditorum" (i
creditori vanno trattati alla pari). Cambiare le carte in tavola:
questa è la nuova massima del diritto. Ecco
così che il 29 dicembre 2015 la Banca del Portogallo decide di
spostare cinque obbligazioni di una banca sana (Novo Banco) in una
banca in condizioni prefallimentari (Banco Espirito Santo). Fra
l'altro solo quelle, le altre no. A chi tocca, tocca. Il loro valore,
prima vicino ai 100 euro, precipita intorno a 7. Insomma, una perdita
quasi totale.
Cose
che capitano agli speculatori incalliti? Nient'affatto. Sembravano
anzi prive di rischi particolari, trattandosi di obbligazioni c.d.
senior, cioè non subordinate, di una banca risanata. Anche il
rendimento non era fuori mercato, per esempio quelle con scadenza
21-1-2019 furono collocate nel 2014 al tasso del 4%, analogo a quello
dei titoli di Stato portoghesi.
Questa
è un'ulteriore conferma che è una frottola la tiritera ripetuta
soprattutto in Italia da banchieri, più o meno centrali, e
economisti di regime, più meno bocconiani. La colpa delle perdite
sarebbe degli investitori, accecati dalla loro avidità. Oppure dei
risparmiatori che, pigri oltre che beoti, non s'informano a
sufficienza.
Prendiamo
allora le obbligazioni subordinate Banca Marche 2017. Informandosi
scrupolosamente, qualcuno si era studiato il regolamento e quindi si
aspettava di rimetterci in caso di fallimento (propriamente
liquidazione coatta amministrativa) della banca, qualora non
avanzassero soldi per rimborsarlo, soddisfatti prima determinati
altri creditori.
Peccato
che anche qui c'è chi ha cambiato le carte in tavola. Nella
fattispecie la Banca d'Italia che, quale onnipotente ente risolutore,
ha spogliato la banca di quasi tutte le attività (sportelli, crediti
ecc.), sicché lui resta creditore, però solo di una scatola vuota.
Ma
con questo andazzo, che affidamento si può fare sui regolamenti dei
titoli bancari e sulla stessa normativa del settore? Come non temere
altre modifiche con valore ed efficacia retroattivi?
Per
finire sarebbe poi da approfondire perché il fondo Black Rock
annuncia cause per il tiro mancino portoghese, mentre in Italia
nessun fondo, assicurazione, ente previdenziale ecc. alza la voce.
Tutti zitti e mosca, invischiati in un intreccio di connivenze
diffuse.
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