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domenica 13 gennaio 2013

Segnalazione errata della banca e violazione della privacy del cliente

Questa domenica vi proponiamo una sentenza con la quale il Tribunale di Milano ha riconosciuto il diritto del cliente ad ottenere il risarcimento del danno per errata segnalazione del suo nominativo nell'elenco dei soggetti a rischio negli archivi della banca dati bancari  CRIF

Nella concreta fattispecie, un consumatore aveva concluso con un istituto di pagamento un contratto di apertura conto per un determinato importo mensile. Il cliente poteva spendere tale importo attraverso una carta di credito che gli era stata consegnata dalla società.

Egli decideva, successivamente, di chiudere il rapporto bancario in quanto la carta di credito messa a disposizione dall’ intermediario non era mai stata utilizzata.

Comunicava la propria intenzione alla società, e questa provvedeva a rendergli nota la chiusura del conto e l'annullamento della carta.

Il cliente si recava successivamente presso altra banca per chiedere un finanziamento e scopriva in quella circostanza di essere stato segnalato al CRIF/Experian come "cattivo pagatore".

La segnalazione proveniva da parte dell'intermediario, il quale aveva lamentato un residuo debito non pagato di euro 55.00, per asserite spese non meglio specificate.

La segnalazione impediva al risparmiatore di ottenere il finanziamento.

Il cliente agiva in giudizio e contestava all'intermediario di aver illegittimamente segnalato la sua posizione al CRIF e di aver violato le norme in materia privacy.

Il Tribunale di Milano ha accolto le contestazioni sollevate dall'attore, riconoscendo il danno subito per violazione dei dati personali e condannando la banca al risarcimento del danno.

Il giudice ha riconosciuto come l'errata comunicazione verso il CRIF costituisca illegittima diffusione di un dato personale, comunque suscettibile di determinare la concreta attitudine alla lesione della riservatezza, tutelata dagli artt 1 e segg. nel decreto legislativo n. 196 del 2003.

In generale, il consumatore ha diritto di accedere alle informazioni sui propri dati contenute nelle diverse centrali rischi, sia private che pubbliche, e chiedere di ottenere gratuitamente la cancellazione o la modifica di eventuali dati inesatti.

Se dalla errata segnalazione ad un SIC (Sistemi di Informazione Creditizia) deriva un danno, o comunque un errato trattamento dei suoi dati personali, è altresì possibile chiedere il risarcimento del danno come accaduto nella vicenda affrontata dal Tribunale di Milano e che vi proponiamo qui di seguito.

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