venerdì 25 agosto 2017

Conto corrente di base: ecco le novità per i consumatori

Le recenti novità introdotte con il Decreto Legislativo 15 marzo 2017, n. 37, norma attuativa della Direttiva 2014/92/UE, hanno proposto nuove regole per il c.d. conto corrente di base, tipologia di rapporto bancario che gli Istituti di credito devono adottare a far data dal  14 aprile 2017, data di entrata in vigore del decreto.

Il tema conto corrente di base non è completamente nuovo, come già trattato (vedi), ma le novità introdotte di recente non riguardano alcune categorie, ma la grande platea dei consumatori.

Di seguito, alcune regole particolari introdotte con il D. Lgs. n. 37/2017.

martedì 22 agosto 2017

Veneto Banca: sanzione dall'Antitrust per la vendita di mutui

Non finiscono le grane per Veneto Banca, istituto di credito coinvolto in uno degli ultimi scandali bancari, ed oggetto di una nuova sanzione da parte dell'Antitrust,  per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro, e connessa alla vendita di prodotti bancari in violazione delle norme del Codice del Consumo.

L'autorità garante, in particolare, ha contestato a Veneto Banca di aver posto in essere due pratiche commerciali scorrette nella erogazione dei contratti di mutuo in favore dei consumatori attraverso  il modello della vendita combinata ovverossia collegata all'acquisto di proprie azioni o altri prodotti bancari presso lo stesso operatore, come ad esempio un conto corrente.

Nella concreta fattispecie, così come già rilevato da AGCM in altra indagine conclusa verso Banca Popolare di Vicenza (vedi), avrebbe condizionato l'erogazione di un finanziamento/mutuo in favore di un consumatore all'acquisto di azioni della banca, e tale pratica commerciale scorretta è avvenuta in occasione delle operazioni di ricapitalizzazione dell'istituto di credito avvenute tra il 2012 e il 2014.

In quel periodo, la banca versava in grave crisi patrimoniale e decise di far gravare la propria situazione sui sottoscrittori dei mutui, imponendo loro l'acquisto dei titoli azionari.

La figura del “mutuo socio” è stata creata, secondo la conclusione raggiunta da AGCM, per i  consumatori al fine di ottenere gli stessi pacchetti minimi di azioni della Banca pari a n. 200 azioni, superiore a quello minimo necessario per diventare soci (pari a n. 100 azioni), imponendo al mutuatario di non procedere alla vendita del pacchetto azionario per un determinato periodo, al fine di non perdere le condizioni economiche previste per il mutuo.

Vero è che il mutuo soci garantisce dei vantaggi in favore dei consumatori sottoscrittori, ma è altresì dimostrato che tali aspetti positivi sono stati compensati, in termini negativi, dai costi connessi al pacchetto azionario al quale tale prodotto era di fatto vincolato.

A ciò si aggiunga, come sopra evidenziato, che oltre all'acquisto di titoli azionari, Veneto Banca ha indotto molti consumatori a sottoscrivere un conto corrente presso la stessa filiale e su cui regolare il rapporto di mutuo.


L’Antitrust ha rilevato che tali condotte, limitative della libertà di scelta dei consumatori, siano contrarie ai principi del Codice del Consumo, condannando Veneto Banca per pratiche commerciali scorrette.


Di seguito, il provvedimento di AGCM.

martedì 15 agosto 2017

Fondi chiusi, gli iscritti a loro insaputa

Fonte: Il Fatto quotidiano - 19 aprile 2017
L’italico genio per le soluzioni pasticciate ne ha escogitata un’altra: gli iscritti-fantasma ai fondi pensione. A monte vi è una strategia applicata da qualche anno per truccare le carte della previdenza integrativa. Nei rinnovi contrattuali i sindacati sottraggono una quota di aumento salariale per i lavoratori e la dirottano d’imperio ai propri fondi pensione, pure per chi saggiamente non vi vuole aderire. Sono somme a volte minime, come 100 euro l’anno.

domenica 6 agosto 2017

A chi è rimasto il cerino in mano delle obbligazioni Alitalia?

Fonte: Il Fatto Quotidiano 15/5/2017
Chi ci rimetterà da un fallimento della nuova Alitalia? Per forza gli azionisti, poi di sicuro molti fornitori, i contribuenti italiani, i dipendenti ecc. A prima vista nessun risparmiatore. Ma è proprio così? A giudicare da alcuni dati scovati e forniti da Marco Vinciguerra della Tokos, la situazione è peggiore e anche più opaca.

L’Alitalia-Società Aerea Italiana (SAI), cioè l’attuale compagnia subentrata alla precedente, ha emesso diverse obbligazioni per importi rilevanti. Vogliamo però concentrarci su quella da 375 milioni di euro che circola sul mercato secondario, di cui si parla pochissimo o niente. È il prestito Alitalia-SAI 5,25% 30-7-2020, codice Isin XS1263964576, quotato in Irlanda. Sorvoliamo sull’entusiasmo ostentato dell’amministratore delegato Silvano Cassano che lo definiva “un importante segnale di fiducia dei mercati finanziari”, a ulteriore conferma di quanto sia idiota la massima di Borsa “Il mercato ha sempre ragione”.

martedì 1 agosto 2017

Mutuo & Euribor - conviene contestare il calcolo degli interessi alla banca?

Una nuova strada può aprirsi per  i consumatori che hanno acceso un  contratto di mutuo a tasso variabile (collegato all’Euribor) tra gli anni 2005 e 2008.

La recente decisione della Commissione dell’Unione europea (vedi qui) ha evidenziato l’esistenza di un cartello di banche che ha alterato il tasso Euribor, manipolando le rilevazioni periodiche tra il 2005 e il 2008.

Questa alterazione  ha reso, di fatto, non attendibili i tassi  variabili determinati in quel periodo, legittimando i consumatori a chiedere il riconteggio degli interessi.

Nel caso di specie, vari gruppi bancari sono stati oggetto di sanzioni pecuniarie molto salate, avendo violato le norme comunitarie previste in materia di concorrenza, avendo manipolato il tasso di riferimento del mercato interbancario europeo ed usato per determinato il prezzo di moltissimi prodotti finanziari, in primo luogo i mutui a tasso variabile (Euribor).

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