venerdì 26 maggio 2017

Le obbligazioni in valuta estera sono una scommessa, non una sicurezza

Fonte: Il Fatto Quotidiano
Chi ha liquidità da investire, non sa che pesci pigliare. Impieghi tradizionali, come Btp, Cct o buoni fruttiferi postali, hanno ormai rendimenti intorno allo zero, salvo prendersi sul groppone roba lunga col rischio di perdite in caso di smobilizzo anticipato.


Così da un po’ vengono proposti titoli in valute dove i rendimento veleggiano a livelli ben superiori. In questi giorni Banca Imi pubblicizza nel programma Obbligazioni Collezione varie divise: dollari non solo americani, rubli e lire turche. E la Banca Mondiale obbligazioni in diverse valute addirittura “per uno sviluppo sostenibile”.

sabato 20 maggio 2017

Usura bancaria: la questione relativa agli interessi usurari pre 1996 verrà decisa dalle Sezioni Unite

Ancora una volta la Cassazione a Sezioni Unite viene chiamata a decidere una questione relativa al diritto bancario e, in particolare, l'applicazione delle norme in materia di usura bancaria.

Il problema, affrontato più volte dai giudici di merito, riguarda la possibile applicazione delle norme relative all'usura, introdotte nel 1996, anche verso i contratti di mutuo già accesi in quel periodo.

La Cassazione civile, sez. I^ Civile, ha ritenuto necessario una decisione unitaria sul punto, e quindi ha rimesso gli atti per l'assegnazione della causa alle Sezioni Unite Civili in relazione al contrasto sorto in relazione all'applicazione ai contratti di mutuo già avviati prima del 1996 dei criteri previsti dalla l. n. 108 del 1996 per la determinazione degli interessi usurari.

Le Sezioni unite della Cassazione dovranno, in questo senso, sciogliere il dubbio interpretativo della norma, e del suo spazio di applicazione, considerando anche la norma di interpretazione autentica di cui all’art. 1, comma 1, del d.l. n. 394 del 2000 (conv., con modif., nella l. n. 24 del 2001).

Qui l'ordinanza della Cassazione.

martedì 16 maggio 2017

Maximulta di Consob ai vertici di Banca Popolare di Vicenza

Le recenti sanzioni irrogate da Consob verso i vertici di Banca Popolare di Vicenza, attraverso tre distinte delibere, risulta alquanto beffarda (per non dire grottesca) visto l'eccessivo ritardo con il quale l'organo di controllo è intervenuto nella vicenda già trattata in questo blog.

E' di tutta evidenza, infatti, che Consob ha sanzionato la Banca Popolare di Vicenza per condotte irregolari poste in essere dal vertice aziendale tra aprile 2011 e aprile 2015.

Si tratta di violazioni delle norme di settore che hanno cagionato gravi danni ai risparmiatori (clienti - azionisti), finalizzate ad alterare le informazioni dei titoli azionari proposti sul mercato e, più in generale, il reale stato patrimoniale e finanziario dell'istituto di credito.

I provvedimenti hanno riguardato il Consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale in carica nel periodo oggetto di verifica, nonchè alcuni dirigenti della banca.

Di seguito, potete leggere una delle delibere Consob, la n. 19930, con la quale Consob ha accertato che la vendita dei titoli della banca sono avvenuti in assenza di corretta e trasparente informativa fornita agli investitori.

La banca, come accertato all'esito dell'ispezione di Consob, ha violato le discipline in materia di regole di condotta degli intermediari nei confronti della clientela, di prospetto, di offerte al pubblico e di informazione societaria.

Peccato che, ancora una volta, questo intervento sia tardivo e di scarsa utilità per i risparmiatori.

Qui il provvedimento di Consob.

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