lunedì 23 gennaio 2017

Offerta di transazione di Popolare Vicenza e Veneto Banca. Conviene accettare?

Banca Popolare di Vicenza la definisce "una proposta concreta", mentre il Presidente di Veneto Banca dichiara "Vogliamo dare un segnale forte e tangibile a coloro che hanno subito gravi conseguenze a causa della passata gestione del nostro Gruppo, che sarà oggetto di una rigorosa azione di responsabilità. Sono proposte chiare e concrete, le uniche che possano alleviare in tempi brevi i disagi provocati a tante famiglie e imprese.".

Stiamo parlando delle proposte di transazione tombale avanzate dalle due banche verso i possessori di azioni  acquistate tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2016.

Le offerte provenienti dagli istituti di credito sono state definite "tombali", in quanto gli aderenti "rinunciano, irrevocabilmente e incondizionatamente a qualunque pretesa - nei confronti di chiunque e in qualunque sede (sia civile, sia penale) - relativa all'investimento".

L'offerta prevede, in buona sostanza, le seguenti condizioni:

- Banca Popolare di Vicenza verserà 9 euro per ogni azione;
- Veneto Banca rimborsa il 15% del valore nominale di acquisto.

Si tratta di un indennizzo, in quanto i titoli rimangono nelle mani dei consumatori, e si perfezionerà solo nel caso di adesione alla proposta dell'80% dei possessori di azioni che rientrano nel regolamento che accompagna l'offerta.

Ricordiamo, infine, che la "proposta concreta" (sic!) rimane valida sino al prossimo 15 marzo 2017, data di scadenza dell'offerta.

> Conviene aderire a questa offerta?

Premettiamo che da una lettura dei regolamenti che riguardano le offerte di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza e che vi invitiamo a leggere con attenzione (vedi qui per BPVI, e qui per Veneto Banca), si evince con chiarezza che non tutti i possessori dei titoli azionari, anche acquistati successivamente al gennaio 2007, rientrano nell'offerta avanzata dalle banche.

Come anticipato in precedenza, stiamo parlando di una proposta di indennizzo, ove la banca si limita a versare l'importo oggetto di accordo, acquistandosi il silenzio giudiziario del consumatore (cioè il suo diritto ad agire per le vie legali), a fronte di pagamenti molto esigui.

Il valore dell'offerta è decisamente basso, ma può risultare interessante per i consumatori che non hanno intenzione, volontà e risorse monetarie per potersi vedere riconosciuto un reale risarcimento del danno attraverso l'arbitro in materia di investimenti finanziari o il giudice.

> Se non si aderisce? diffida - ricorso all'ACF o la mediazione civile

Chi non aderisce all'offerta dovrebbe, a nostro parere, inviare una diffida alla banca con la quale interrompere il termine di prescrizione e, successivamente, avviare un tentativo di soluzione stragiudiziale attraverso l'Arbitro per le controversie finanziarie (ACF) o con un procedimento di mediazione obbligatoria.

domenica 15 gennaio 2017

Manipolazione euribor - chiedete la restituzione degli interessi

Questa domenica vi proponiamo la decisione con la quale Commissione Europea, datata 4 dicembre 2013, ma pubblicata solo qualche settimana addietro e che, in versione inglese, potete leggere di seguito.

La decisine del 2013 ha riguardato alcuni grossi gruppi bancari europei, tra i quali Barclays, Deutsche Bank, Rbs e Société Générale, accusate di aver creato un cartello per la manipolazione del tasso Euribor, alterando i tassi di interesse applicati alla clientela retail tra il 2005 e il 2008.

In altri termini, le banche sono state condannate al pagamento di multe salate per aver violato le regole comunitarie in tema di concorrenza, avendo manipolato le quotazioni dell’Euribor, il tasso di riferimento del mercato interbancario europeo, usato per determinato il prezzo di moltissimi prodotti finanziari, in primis i mutui a tasso variabile

Tale condotta ha cagionato un danno per i consumatori, in particolare coloro che hanno sottoscritto contratti finanziari,  con la variabile Euribor, tra il 2005 ed il 2008, i quali hanno diritto al risarcimento del danno e, probabilmente, alla restituzione degli interessi pagati sulla base   di un tasso di interesse falsato dall'Euribor alterato.

Vi consigliamo, quindi, di scrivere alla banca e chiedere la restituzione degli interessi pagati per  il  vostro mutuo a tasso variabile, citando la decisione delle Commissione Europea del 4 dicembre 2013 che potete leggere di seguito.

martedì 3 gennaio 2017

Come allettare i risparmiatori con promesse sempre più esotiche

Fonte: Beppe Scienza
Per ottenere le stelle nelle guide dei ristoranti, un cuoco deve possedere una laurea. Ciò è vero pure per avere successo con la gestione del risparmio. La cosa può stupire, ma quella che serve è la stessa laurea, quella in scienze della comunicazione. Le competenze gastronomiche o finanziarie sono invece del tutto secondarie.

Concentriamoci sulla seconda fattispecie e partiamo da una brochure con cui Pictet, società ginevrina dotata di autostima infinita, offre agli italiani investimenti in India. Un classico del risparmio gestito è infatti sfornare sempre nuove proposte, ambiti o formule, con cui non ha ancora collezionato figure barbine.

La brochure trabocca di frasi a effetto. Vi leggiamo che la Banca Centrale Indiana non "scimmiotta le banche centrali del resto del mondo, che stanno riempiendo di steroidi l’economia". Un po' come accusare Draghi e la Yellen di doping.

Trasforma questo post