Fonte: Il Fatto quotidiano 8/2/2016 |
Da anni mi occupo delle trappole della previdenza integrativa o, forse è meglio dire, di quella trappola che è la previdenza integrativa in sé, quale conseguenza voluta delle leggi e della normativa che la regolano in Italia.
Eppure c'è sempre qualche lettore che mi fa notare nuove magagne. Così l'avvocatessa Roberta Vegetti del foro di Milano mi segnala un problema che lascia sconcertati. Un dipendente di un'azienda del Varesotto, aderente a Cometa, scopre che dal 2009 i previsti versamenti nel fondo pensione sono stati omessi in tutto o in parte. E ciò anche per la quota a suo carico, trattenuta dalla sua busta paga e poi incamerata (illecitamente) dall'imprenditore. Prescindiamo dagli aspetti penali e ovviamente da quelli etici. Prescindiamo dal sindacalista che l'ha esortato, a voce, a pazientare per non creare problemi a un'impresa in difficoltà. Aggiungiamo solo che, compresa la crescita del valore delle quote del fondo, se le avesse avute, mancano ora circa 30 mila euro alla sua tanto decantata pensione di scorta.
Eppure c'è sempre qualche lettore che mi fa notare nuove magagne. Così l'avvocatessa Roberta Vegetti del foro di Milano mi segnala un problema che lascia sconcertati. Un dipendente di un'azienda del Varesotto, aderente a Cometa, scopre che dal 2009 i previsti versamenti nel fondo pensione sono stati omessi in tutto o in parte. E ciò anche per la quota a suo carico, trattenuta dalla sua busta paga e poi incamerata (illecitamente) dall'imprenditore. Prescindiamo dagli aspetti penali e ovviamente da quelli etici. Prescindiamo dal sindacalista che l'ha esortato, a voce, a pazientare per non creare problemi a un'impresa in difficoltà. Aggiungiamo solo che, compresa la crescita del valore delle quote del fondo, se le avesse avute, mancano ora circa 30 mila euro alla sua tanto decantata pensione di scorta.