Fonte Il fatto quotidiano 25 febbraio 2015 |
Sarà la barriera linguistica, sarà la superficialità degli italiani. Fatto sta che in Germania il concetto di repressione finanziaria è costantemente presente sugli organi d'informazione. A sud delle Alpi è invece praticamente sconosciuto, benché la situazione sia analoga. L'espressione fu introdotta a Stanford nel 1973 dagli economisti Ronald McKinnon ed Edward Shaw, finendo nel dimenticatoio dopo gli choc petroliferi. Essa designa leggi, provvedimenti monetari, blocchi al movimento dei capitali ecc. finalizzati a comprimere i tassi di interesse. Allora l'obiettivo era tenerli sotto all'inflazione.